Firenze, 23 novembre 2022                                                                                Comunicato stampa

VENERDÌ 25 NOVEMBRE ALLE MANIFATTURE DIGITALI CINEMA DI PRATO

LA VII EDIZIONE DEL FORUM DELL’ECONOMIA CIRCOLARE

(anche in streaming sulla pagina Facebook di Legambiente Toscana)

L’ESPERIENZA VIRTUOSA DI PRATO CIRCULAR CITY CHE HA COME OBIETTIVO L'ACCELERAZIONE NELLA TRANSIZIONE ECOLOGICA DELLA CITTÀ

IL PUNTO DI VISTA DEI GESTORI, IN ATTESA DEL NUOVO PIANO REGIONALE PER L’ECONOMIA CIRCOLARE

E, INFINE, NON PER IMPORTANZA, IL RACCONTO DELLE INNOVAZIONI NEI VARI SETTORI

 

Venerdì 25 novembre 2022 si svolgerà la Settima Edizione toscana del Forum dell’Economia Circolare, con un parterre di relatori prestigiosi, con la consueta collaborazione del Comune di Prato e la partnership speciale di: Assocarta, Alia Servizi Ambientali, REVET, Gruppo RetiAmbiente e SEI Toscana.

 

Economia Circolare. Si chiama così la rivoluzione green in corso, che può svolgere un ruolo importante nel nuovo contesto di ripartenza, dopo la crisi sanitaria ed economica, e mentre imperversa una crisi energetica senza precedenti. Una rivoluzione che può creare nuova e durevole occupazione. Per questo è importante accelerare in questa direzione, facendo sì che l’opportunità offerta dal PNRR possa davvero concretizzare la transizione ecologica sui nostri territori.

La Toscana, da questo punto di vista, è alla vigilia di un passaggio importante. Attendiamo finalmente a giorni la trasmissione del PREC (Piano Regionale per l’Economia Circolare) al Consiglio Regionale per la sua prima adozione – procedimento che dovrebbe ricollocare la nostra regione tra i territori italiani virtuosi nella pianificazione del settore. Tra gli obiettivi che le nuove direttive UE impongono al Piano sono previsti infatti:

- il riciclo e la preparazione per il riuso entro il 2025 per almeno il 55% dei rifiuti urbani (60% entro il 2030 e 65% entro il 2035);

- il riciclo effettivo del 65% entro il 2025 e del 70% entro il 2030 degli imballaggi (obiettivo nazionale);

- la raccolta separata dei rifiuti tessili e dei rifiuti pericolosi delle famiglie (come vernici, pesticidi, oli e solventi) a partire dal 2025 e, sempre a partire dal 2025, una spinta più efficace verso il riciclo dei rifiuti organici, rispetto ad altre modalità di gestione di questa frazione;

- il tetto allo smaltimento in discarica, che non dovrà superare il 10% dei rifiuti urbani prodotti al 2035;

- l’introduzione di target di riduzione degli sprechi alimentari del 30% al 2025 e del 50% al 2030.

 

“Dei sette Forum che abbiamo organizzato dal 2016 a oggi, senza esagerazioni, non esito a definire questo il più importante, non solo e non tanto perché siamo finalmente alla vigilia dell’adozione del nuovo Piano Regionale per l’Economia Circolare dichiara Fausto Ferruzza, Presidente di Legambiente Toscana – quanto soprattutto perché i temi che tocchiamo ormai da più di un lustro sono ormai diventati la colonna portante del corposo Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, che dovremo obbligatoriamente attuare e declinare sui territori da oggi al 31 dicembre del 2026. Da questa prospettiva certa usciamo con la convinzione che tutti debbano fare la loro parte, a maggior ragione in un contesto lugubre di guerra e di crisi energetica come quella che stiamo vivendo ormai da troppi mesi”.

 

“Quella tra Legambiente e il Comune di Prato rappresenta ormai da tempo una collaborazione consolidata. Il Forum sull’economia circolare di Legambiente, che coinvolge Prato ogni anno, è per il nostro Comune un’occasione per acquisire sempre maggiori conoscenze e competenze sul piano dell’economia circolare.” dichiara Valerio Barberis, Assessore all’Ambiente del Comune di Prato.

La finalità ultima del nostro Forum, quindi, è raccontare e valorizzare le tante esperienze positive, condividere e interconnettere le conoscenze attualmente a disposizione della comunità scientifica, per promuovere un settore dalle grandi potenzialità. E per farlo – oltre al contributo di Legambiente - sono indispensabili visione di lungo periodo, risorse, volontà politica e strumenti tecnici adeguati.

  

Martina Montagni | Ufficio Stampa Legambiente Toscana

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