Legambiente ogni anno promuove e valorizza la giornata mondiale delle Zone Umide il 2 febbraio, per celebrare la Convenzione di Ramsar sulle zone umide sottoscritta nel 1971, organizzando numerosi appuntamenti e iniziative lungo la penisola tra escursioni guidate, convegni, azioni di volontariato, birdwatching. Tutto grazie all'impegno dei circoli territoriali che quotidianamente portano avanti esperienze di tutela e conservazione di questi habitat complessi e delicati.

Il tema della Giornata Mondiale delle Zone umide 2018 è "le zone umide per un futuro sostenibile delle città", per sottolineare l’importanza che le aree umide urbane svolgono per rendere le città sicure, resilienti e sostenibili, come sancito dall’obiettivo 11 dell'Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile, nuovo quadro strategico delle Nazioni Unite. Le aree umide urbane permettono l'approvvigionamento idrico, raffreddano l'aria dei centri urbani surriscaldata dallo smog e rappresentano spazi verdi che riducono lo stress e migliorano la salute dei residenti. Si discuterà di conservazione della biodiversità e dei rischi che le attività antropiche possono creare agli ambienti acquatici, ampliando la discussione al contributo che possono offrire l’identificazione dei servizi ecosistemici dei sistemi acquatici, minacciati in maniera significativa dagli effetti del cambiamento climatico e da strategie di sviluppo impattanti sull’ambiente, nonché sulla promozione delle attività agricole sostenibili nelle aree umide, valorizzando le produzioni tipiche in esse presenti. Sarà importante ricordare la funzione di questi fragili ecosistemi per la difesa del territorio dai rischi naturali, per lo sviluppo di attività agricole in grado di ridurre gli impatti negativi sulla produzione di cibo e per migliorare e riqualificare il territorio; a questo scopo si potrebbe chiedere l’applicazione dei contratti di fiume o di lago per la tutela e salvaguardia dei sistemi acquatici. Legambiente ricorda anche, a questo proposito, quelle che sono state le proposte che, nel corso degli ultimi anni, ha avanzato sul tema: aumentare le aree Ramsar in Italia anche a moltissimi altri contesti territoriali ad oggi rimasti esclusi, puntare a realizzare una rete nazionale delle zone umide, promuovere strumenti operativi per integrare le direttive europee Habitat, Acque e Alluvioni.

La Giornata Mondiale delle Zone umide è un’occasione per ricordare il ruolo fondamentale che svolgono questi ambienti i quali, pur ospitando tra i maggiori patrimoni di biodiversità del Pianeta, sono anche ecosistemi particolarmente fragili e sensibili all’impatto dei cambiamenti climatici, all’inquinamento, ai pesticidi, e, più in generale, all’impatto antropico. Ed è anche un importante momento per valorizzare le esperienze di partecipazione dei cittadini sul tema della conservare e valorizzare i sistemi acquatici. La Convenzione di Ramsar, firmata proprio il 2 febbraio 1971, ha permesso di identificare le più importanti aree umide mondiali: "paludi, acquitrini, torbiere e specchi d’acqua naturali o artificiali, permanenti o temporanei, con acqua stagnante o corrente, dolce, salmastra o salata, incluse quelle fasce marine costiere la cui profondità, in condizioni di bassa marea, non superi i 6 m. I siti con tali caratteristiche possono essere inclusi nella “lista delle zone umide di importanza internazionale”: in Italia attualmente sono 65, per un totale di 82.331 ettari. Un patrimonio di immenso valore caratterizzato da una considerevole fragilità ambientale e dalla presenza di specie ed habitat che risultano fra quelli maggiormente minacciati a livello globale. Oltre ad essere dei serbatoi di biodiversità, le zone umide forniscono un’elevata quantità di servizi ecosistemici, quali la regolazione dei fenomeni idrogeologici o la fissazione del carbonio presente nella biosfera, con conseguente mitigazione degli effetti dei cambiamenti climatici. Sono anche luoghi di grande bellezza da visitare in ogni stagione, in cui promuovere la valorizzazione eco/turistica e le attività sportive sostenibili.

 

Giornata mondiale delle zone umide 2018 EVENTI IN PROGRAMMA IN TOSCANA 

Giornata mondiale delle zone umide 2018 EVENTI IN PROGRAMMA IN TOSCANA TOSCANA Mola, Comuni di Capoliveri e Porto Azzurro (LI), Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano Alla scoperta della Zona umida di Mola, tra bellezza e degrado - visita guidata e pulizia della spiaggia Domenica 4 febbraio 2018 – Ritrovo ore 10,30, alla spiaggia di Mola.

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Laghetti di Campo, località Campo (PI) Giornata ai laghetti di Campo - biciclettata da Pisa e corso base di fotografia naturalistica e paesaggistica. Domenica 4 febbraio 2018 – Ritrovo alle ore 10,15 in via Pacinotti, Pisa.

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Scarlino (GR) – Area protetta della Palude di Scarlino A scuola di zone umide - Educazione ambientale coi ragazzi della scuola primaria. Due gli eventi previsti Venerdì 2 Febbraio 2018 – dalle ore 8,30 Scuola primaria di Scarlino Giovedì 15 Febbraio 2018 – dalle 8,30 Scuola primaria di Scarlino Scalo. *******************

Zona Ramsar “Ex Lago e Padule di Bientina”, Riserva Naturale Regionale di Bosco Tanali (PI) Presentazione dell’area umida di importanza internazionale del Bientina - Incontro pubblico. L’area Ramsar da Bosco Tanali ai territori dell’antica Badia di Sesto – Escursione Venerdì 2 febbraio 2018: incontro pubblico Domenica 4 febbraio 2018: escursione guidata

 

Il programma con i dettagli di tutte le iniziative nazionali è sul sito: https://www.legambiente.it/contenuti/articoli/giornata-mondiale-delle-zo...

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