cantieri transizione ecologica

Firenze, 30 novembre- Dalla crisi climatica alla progettualità è il lavoro promosso attraverso i cantieri della transizione ecologica di Legambiente in tutta Italia. Sono molti anche i progetti toscani su differenti temi come l’agroecologia, la decementificazione, l’economia circolare e le energie rinnovabili che saranno presentati in una mostra fotografica durante il XII Congresso nazionale di Legambiente dal 1-3 dicembre a Roma.

I cantieri della transizione toscana sono in corso in varie parti della Toscana, dal polo nazionale per l’Agroecologia di Rispescia (Grosseto) dove sta nascendo uno dei dei bio-distretti più significativi italiani, nella parte più marginale della regione in Maremma che si candida a diventare modello nazionale per le produzioni biologiche e biodinamiche.

Poi, il lavoro sulle energie rinnovabili con il parco eolico di Monte Giogo di Villore in Mugello. Un progetto che prevede 30 MW di potenza installata, osteggiato da comitati e associazioni locali e poi stoppato dalla Soprintendenza fiorentina per l’impatto arrecato al bosco dalle piste di accesso ai siti dei 7 aerogeneratori. L’autorizzazione regionale è stata definitivamente sbloccata dal Presidente Draghi, nel settembre 2022. Legambiente poi ha partecipato all’Inchiesta Pubblica, svolta tra maggio e agosto 2020, all’interno della procedura di VIA e prodotto osservazioni migliorative per il progetto.

Sempre in tema di rinnovabili, altro cantiere in corso è lo Sportello Energia di Firenze nato per superare i veti e l’intangibilità dei centri storici per quanto riguarda l'installazione degli impianti fotovoltaici. A Firenze, è in corso una serrata interlocuzione con l’Amministrazione Comunale, che ha già portato all'eliminazione di alcuni vincoli nelle aree immediatamente esterne alla zona UNESCO. Ciò ha determinato poi la modifica del Regolamento Edilizio vigente e una consistente semplificazione nelle prescrizioni della variante al RUC. E continua il lavoro per migliorare e integrare il nuovo Piano Operativo Comunale.

L’economia circolare è un altro tema centrale con il progetto di Nuove Acque, ad Arezzo. Si tratta di un digestore anaerobico che essicca i fanghi di depurazione del servizio idrico integrato della provincia di Arezzo, finanziato con una cospicua quota di fondi PNRR. Questo impianto otterrà un duplice obiettivo, da un lato migliorando la qualità della depurazione idrica, dall’altro agendo sulla leva della riduzione dei rifiuti e creando i presupposti per un riciclo virtuoso della materia.

Poi, altro progetto legato all’economia circolare realizzato con il Comune di Capannori (Lucca), proposto da RetiAmbiente e Ascit, che prevede la realizzazione con fondi PNRR di un impianto in grado di separare la plastica dalla cellulosa e dal SAP (prodotto assorbente), evitando la necessità di smaltimento in discarica per il 95% del rifiuto, composto prevalentemente da pannolini e pannoloni. L'impianto avrà una capacità di trattamento pari a 10.000 tonnellate/anno e sarà realizzato con una tecnologia in grado di trattare questi materiali con un processo rigoroso di lavaggio, selezione e separazione all'interno di un capannone recentemente recuperato e quindi a consumo di suolo zero. I prodotti in uscita dallo stabilimento troveranno poi sbocco nel Distretto Cartario di Lucca.

E spazio anche al rimboschimento e alla decementificazione con il progetto nato per iniziativa di Unicoop Firenze, tra il 2021 e il 2022, a Montopoli in Val d’Arno (PI). Si tratta del primo bosco bio/sostenibile della Toscana, realizzato totalmente in sostituzione di un’area industriale altamente inquinata. Una superficie di 6,5 ettari che fino a pochi anni fa era per l’80% cementificata e/o asfaltata, una enorme porcilaia, attiva fino agli anni Ottanta e poi caduta in disuso. Si tratta di 17.500 tonnellate di materia rimossa, tra calcestruzzo, asfalto, detriti misti e amianto. Oltre 3.000 alberi messi a dimora, tra il novembre del 2021 e il marzo del 2022. Secondo le stime dell’Università di Firenze, in 10 anni queste piante potranno assorbire oltre 17 tonnellate di CO2 e una mole consistente di altri inquinanti (polveri fini, ossidi di azoto, etc.), in uno spazio aperto alle visite didattiche.

Tutti i cantieri della transizione ecologica sono consultabili sul sito: https://cantieridellatransizione.legambiente.it/