
| Dopo il ricorso straordinario presentato nell’agosto del 2022 al Presidente della Repubblica, Legambiente e l’associazione Vas, Vita Ambiente e Salute hanno depositato lunedì 16 novembre 2025 altre motivazioni aggiunte allo stesso ricorso, contro il progetto del nuovo ponte tra Signa e Lastra a Signa. I temi al centro della procedura sono stati presentati stamani durante una conferenza stampa che si è tenuta alla Libri Liberi, a Firenze, alla presenza di Carlo Moscardini, presidente del circolo Legambiente "di la' d'Arno" di Lastra a Signa e Gianfranco Ciulli, presidente dell’associazione VAS, Vita Ambiente e Salute.
Il nuovo ponte di Signa è un’opera considerata dannosa per gli ambienti perifluviali dell’Arno. Il progetto avrebbe infatti un tracciato complessivo di poco meno di tre chilometri (di cui 900 metri in viadotto). In particolare, sarebbe negativamente colpita l’area protetta della rete ‘Natura 2000’, a Signa, dove vivono varie specie protette, e sarebbe distrutto il parco Fluviale di Lastra. L’impatto ambientale non sarebbe sostenibile e, secondo le associazioni ambientaliste, non risolverebbe neanche il problema del traffico (arriverebbero infatti dalla Fi-Pi-Li tutti i mezzi pesanti su strade di normale viabilità). Infatti, sarebbe costruito più a valle della cosiddetta Bretellina (che aveva messo tutti d’accordo) Su questo tema si sottolinea come la Regione Toscana non abbia dato risposta ai quesiti richiesti dal Consiglio di Stato sulla realizzazione del tracciato stradale del Ponte di Signa, da ben due anni. Perciò, gli elementi cruciali del ricorso sono stati la mancanza di dibattito pubblico e il motivo di abbandono del precedente progetto (la cosiddetta “Bretellina”) la mancanza dell’obbligatoria valutazione dell’Opzione Zero, visto che la Regione con il nuovo progetto del ponte, non ha voluto cercare un’alternativa migliore sottraendosi anche al Dibattito Pubblico, ma come si legge dai documenti, ha omesso di rispettare gli accordi di programma sottoscritti nel 1992, dove il Parco Fluviale di Lastra a Signa nato e costruito come opera di mitigazione e compensazione asservita al Depuratore di San Colombano, era ed è ancora oggi un'opera immodificabile che non può essere in alcun modo toccata e/o alterata. |









